Sono i fabbri e forgiatori dei ferri da prua e altri acciai.
Intervengono nella ‘terza fase’ del complesso lavoro di costruzione della gondola, dopo che lo scafo è stato costruito, calafato, impeciato. Anche se l’intervento dei fràvi è presente altrove nella gondola, il fulcro del loro lavoro è sempre stato il fèro da próva.
Il ferro di prua, detto anche dolfìn, è diventato, come la fórcola, uno dei simboli di Venezia, tanto che sulla sua forma (ad ‘esse’, con i sette caratteristici ‘denti’) è nata una miriade di interpretazioni (alimentate spesso da gondolieri e squerariòli). A differenza della fórcola, il ferro di prua ha perduto la sua funzionalità (di protezione) ed è oggi un puro ornamento.
La sua forma è la stessa da alcuni secoli, pur con misure e proporzioni diverse. I ferri venivano forgiati a Premana in provincia di Lecco e in Cadore, terra che forniva, oltre alle miniere di materiale ferroso, anche legname e squerariòli. Forgiare un ferro richiedeva anche più di una settimana.